giovedì 22 novembre 2012

Prc Castelli, in piazza per le questioni PRIMARIE dei lavoratori.


Il 25 novembre il Partito della Rifondazione Comunista dei Castelli Romani, dei monti Prenestini e
della litoranea sarà impegnato nel far esprimere i lavoratori sulle questioni PRIMARIE che
attengono alla loro vita.
Nelle piazze di Labico, Albano, Genzano, Marino, Anzio, Nettuno e di molti altri comuni prosegue
la campagna referendaria di raccolta firme per il ripristino dell'art. 18 e per l'abrogazione dell'art. 8
dell'ultima legge di stabilità del governo Berlusconi, che consente di derogare al contratto nazionale
di lavoro. Continua inoltre la raccolta di firme per la cancellazione della riforma Fornero sulle
pensioni.
Ci dicono quotidianamente che la medicina è amara ma bisogna prenderla. Ci dicono che senza
Monti saremmo caduti nel precipizio. Ci dicono che tutto quello che è stato fatto era necessario per
restare in Europa. Quello che non dicono, i grandi produttori di informazione, è che nell'ultimo
anno le riforme pensionistiche hanno portato l'età di accesso alla pensione a 70 anni, con una
redditività pari al 40% di quelle attuali. Nel frattempo, con la crisi, è cresciuta la disoccupazione, la
cassa integrazione esplode e si intensificano i processi di precarizzazione del lavoro. Perchè,
dunque, in queste condizioni il governo Monti canta le proprie lodi? Perchè i mercati effettivamente
ne hanno riconosciuto il lavoro. Che non è stato, come tromboneggiano i quotidiani più diffusi,
quello di salvare l'Italia, ma più semplicemente quello di ridimensionare i diritti, le aspettative, le
possibilità di trovare e mantenere il lavoro e la certezza del reddito dei lavoratori. I quali si
ritrovano, a conclusione delle “riforme necessarie”, con un “mercato” del lavoro sovraffollato a
causa dell'allungamento dei tempi di pensionamento, in lotta tra genitori e figli per
ottenere\mantenere un lavoro, perdenti perchè i redditi si riducono progressivamente perdendo la
reale capacità di acquisto.
Quale Italia stanno salvando con le misure di austerità se non quella dei padroni, dei finanzieri e dei
banchieri? Il PRC ritiene che possano essere compiute altre scelte per consentire al nostro Paese di
rimettere in moto la macchina produttiva e far tornare a girare l'economia. Scelte che vedano le
imprese pagare le tasse in modo proporzionalmente maggiore dei propri lavoratori, scelte che
vedano lo Stato impegnarsi in un'operazione di redistribuzione del reddito nazionale in favore dei
lavoratori invece che in favore dei padroni. Scelte che vedano il Paese impegnato nel creare
concorrenza produttiva sui diritti del lavoro e non sul suo costo più basso.
Per questi motivi abbiamo avviato la campagna referendaria, per dare il segno della possibilità di
percorrere altre strade per superare la crisi. Mettere la firma sui quesiti per cancellare la riforma
pensionistica della ministra Fornero è veramente un azione PRIMARIA che i lavoratori possono
fare. Per invertire la rotta seguita sino ad oggi, di compressione di reddito e di diritti, e ripartire
nella riconquista di rapporti sociali in cui il lavoro ed il reddito non siano più considerato una merce
ed il suo corrispettivo ma diritti disponibili per tutti. All'indirizzo
http://referendumlavoro.blogspot.it/ è possibile vedere dove il 25 novembre il PRC sarà presente
con i banchetti referendari.
Marco Bizzoni
Segreteria PRC “Castelli, Colleferro, Litoranea”
prccastelli@hotmail.it
http://prccastelli.blogspot.it

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