- SABATO 10 POMERIGGIO E DOMENICA 11 MATTINA, LAVINIO STAZIONE - PIAZZALE ANTISTANTE BAR SCARCELLA;
- SABATO 17 POMERIGGIO E DOMENICA 18 MATTINA, VILLA CLAUDIA/FALASCHE - LUOGO DA DEFINIRE;
- SABATO 24 POMERIGGIO E DOMENICA 25 MATTINA, SACIDA/SANDALO - PIAZZALE ANTISTANTE SCUOLA.
CONTINUA LA RACCOLTA
DI FIRME PER I REFERENDUM SUL LAVORO, PER ABROGARE LA RIFORMA FORNERO
E LA DIARIA DEI PARLAMENTARI.
Il Prc di Anzio continua
la raccolta di firme per i referendum. Sabato 10 dalle ore 15 e
domenica 11 dalle ore 10 alle ore 18 saremo a Lavinio stazione presso
il parcheggio del Centro Commerciale Zodiaco a raccogliere le firme
per i referendum per ripristinare l’Art. 18 dello Statuto dei
lavoratori, abrogare l’Art. 8 della finanziaria 2011 del Governo
Berlusconi che abroga il contratto nazionale di lavoro, per abrogare
la diaria dei parlamentari e la Riforma Fornero delle pensioni.
Ancora una volta
ribadiamo che il riscatto della democrazia in questo paese passa per
la riscossa del mondo del lavoro, sottoposto in questi anni a
sciagurati e iniqui processi di precarizzazione, distruzione di
diritti e riduzioni di salari e pensioni. In questi anni ci hanno
fatto credere cha la ripresa economica potesse avvenire attraverso la
logica dei sacrifici delle classi lavoratrici, ma così non è stato:
basta osservare come le misure del governo Monti, e di quello
Berlusconi prima, abbiano ridotto vistosamente le tutele del lavoro
dipendente, abrogato gran parte dei diritti sociali causando un
vistoso aumento della disoccupazione ed un aggravamento della crisi,
vissuta sulla propria pelle da milioni di famiglie, migliaia solo nel
nostro comune. Odiosa poi è stata la riforma delle pensioni proposta
dalla “lacrimosa” ministra Fornero, la quale allunga l’età
pensionabile a 70 anni mentre produce l’obbrobrio giuridico degli
esodati rimasti improvvisamente senza lavoro e senza pensione.
Inoltre il ceto politico
che ci impone sacrifici, continua a vivere di insopportabili
privilegi, testimoniati dagli stipendi altissimi dei consiglieri
regionali o quelli dei parlamentari. Così, dopo aver proposto il
referendum che abrogava i vitalizi dei consiglieri regionali del
Lazio - che è stato un successo – proponiamo l’abrogazione
della diaria dei parlamentari, primo passo per la riduzione degli
stipendi di chi ricopre cariche pubbliche, che non dovranno più
superare i 3500 Euro.
Venite a firmare, cari
cittadini e care cittadine, facciamo vedere che un’alternativa al
liberismo e alla corruzione non solo è possibile, ma è anzi
l’unico modo per uscire da questa crisi.